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Acque idonee alla vita dei pesci

Questo monitoraggio si applica alle acque correnti superficiali di maggiore pregio della Campania individuate quali habitat potenzialmente idonei alla vita dei pesci. Gli esiti del monitoraggio consentono di elaborarne una classificazione della conformità in base al profilo chimico dettato dalla norma con il fine di prevedere, nei piani di settore, misure volte alla protezione e/o al miglioramento degli habitat idonei alle comunità ittiche. In base ai principi dell’ecologia fluviale si individua una zonizzazione dei corsi d’acqua su due categorie ecologiche:

Acque idonee alla vita dei pesci SALMONIDI (trota, salmerino, coregone) - acque a vocazione salmonicola che si collocano nei tratti a monte dei corsi d’acqua nei quali ancora si possono registrare scarse pressioni antropiche, e che sono caratterizzati da temperature più basse e migliore ossigenazione ed in genere sono corsi d'acqua con uno spiccato carattere torrentizio.

Acque idonee alla vita dei pesci CIPRINIDI (carpa, tinca, barbo, cavedano) - acque a vocazione ciprinicola localizzate nei tratti più a valle dei corsi d'acqua, dove le pressioni antropiche aumentano e le caratteristiche chimico/fisiche come aumento della temperatura dell’acqua, trasporto solido e minore tenore di ossigeno disciolto sono più accentuati.

Le attività di monitoraggio sono state avviate dall’ARPAC come previsto dagli artt. 79 e 84 del D.lgs. Leggi tutto

n.152/2006 in corrispondenza dei corpi idrici della Campania designati con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 novembre 1997 quale parte integrante del monitoraggio delle acque superficiali, come previsto anche dal DM n.260/2010 – Allegato 1, punto A.3.7.

I corpi idrici che richiedevano miglioramento e protezione per essere idonei alla vita dei pesci sono stati monitorati in modo sistematico nel periodo 2015/2021 nell’ambito della definizione della conformità delle acque a specifica destinazione della Campania e se ne riporta la rete di monitoraggio e gli esiti della classificazione per ciascun anno. Nel periodo 2020/2021, la rete di monitoraggio è stata ampliata di ulteriori 23 siti applicando il monitoraggio ad un totale di 50 corpi idrici nell’ambito del progetto FEAMP Misura 1.44. Questo lavoro ha consentito di approfondire le conoscenze sulle acque idonee alla vita dei pesci della Campania grazie anche all’impiego di ulteriori indicatori quali biota e sedimenti.

Alla luce delle individuazioni, tipizzazioni e classificazioni dei corpi idrici superficiali, effettuate ai sensi del DM n.131/2008 nel Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale III Ciclo e nel Piano di Tutela delle Acque della Regione Campania, nonché della revisione delle attività di monitoraggio ARPAC delle acque superficiali, è risultato necessario aggiornare la designazione delle acque che richiedono miglioramento e protezione per essere idonee alla vita dei pesci sia per gli aspetti idromorfologici sia per gli aspetti ecologici e sia per l’evoluzione geografica regionale delle aree protette della Campania.

Si è reso necessario pertanto, ai fini di una efficace integrazione delle attività di monitoraggio, l’adozione di un nuovo elenco delle acque che richiedono miglioramento e protezione per essere idonee alla vita dei pesci e, di conseguenza, una nuova rete di monitoraggio per il periodo 2022/2026 costituita dai siti più rappresentativi per la fauna ittica che ricadono nei corpi idrici rientranti nella Aree Protette di cui alla rete dei Siti Natura 2000 attuale. Per i nuovi corpi idrici, selezionati anche alla luce degli esiti del monitoraggio condotto nell’ultimo sessennio, nonché dell’elaborazione dei risultati provenienti dal monitoraggio realizzato nell’ambito del progetto FEAMP Misura 1.44. La nuova rete di monitoraggio, progettata ed attualmente adottata dall’ARPA Campania, risulta più attuale e più coerente ai criteri tecnici da seguire per il miglioramento e la protezione delle acque idonee alla vita dei pesci.

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