La banda 26 GHz (da 26,5 a 27,5 GHz) è indicata usualmente come "onde millimetriche", (le cui frequenze sono in realtà ricomprese tra 30 e 300 GHz. Al contrario delle onde a bassa frequenza (banda 700 MHz), hanno una portata inferiore e possono essere facilmente schermate da oggetti come muri, edifici e arredi urbani, consentono di sfruttare canali di comunicazioni molto più ampi rispetto alle frequenze minori e garantiscono maggiori velocità di trasferimento dati e minore latenza. Per ovviare al basso potere penetrante saranno utilizzate antenne più piccole e diffuse, (con portata inferiore rispetto a quelle in uso oggi), ma distribuite sul territorio con una maggior densità. Sono conosciute come antenne “small cells” proprio perché dividono il territorio in porzioni ridotte per garantire una copertura migliore.
Le differenze tra il 5G e il 4G
Per la telecomunicazione mobile, le nuove frequenze attribuite al 5G si situano nella stessa gamma di quelle per il 4G. Allo stato attuale le onde millimetriche (5G a 26 GHz) non sono utilizzate.
Velocità: la velocità di trasmissione dei dati del 5G è fino a 100 volte superiore di quella del 4G, ad Es.: il download di un film richiede qualche secondo.
- Capacità: il 5G aumenta la capacità di trasmissione dati, (traffico raddoppiato ogni anno).
- Latenza: il 5G ha un tempo di intervallo tra l’invio del segnale e la sua ricezione da 30 a 50 volte inferiore al 4G. Ciò permette di comandare a distanza e in tempo reale dispositivi e apparecchi (veicoli a guida autonoma, operazioni chirurgiche a distanza, gestione del traffico di strade, ecc.) e di monitorare in tempo reale lo stato delle infrastrutture (Internet delle cose).
- Densità: il 5G permette di collegare fino a un milione di oggetti per km2, 100 volte di più che il 4G, senza impattare sulla velocità di connessione (’Internet delle cose ”e la possibilità di “dialogo” con numerosi elettrodomestici di uso comune).
I riferimenti normativi relativi agli impianti 5G sono riportati nella sezione specifica ad essi dedicata nella tematica CEM. Anche per l´implementazione degli impianti 5G, le attività di ARPAC si concretizzano in:
- una fase preventiva vincolante (pareri tecnici di compatibilità delle emissioni rispetto ai valori limite, prima dell´installazione dell´impianto o della realizzazione della sua modifica)
- una fase di controllo, dopo la realizzazione, in condizioni di esercizio.