Per queste informazioni sono disponibili dati in formato aperto.
Il primo piano di monitoraggio marino costiero, ai sensi del D.Lgs 152/06, è relativo al triennio 2013-2015 è stato redatto in collaborazione tra ARPAC e Autorità di Bacino Nazionale dei fiumi Liri Garigliano e Volturno, in linea con l'accordo di programma sottoscritto tra i due Enti. La Regione Campania ha preso atto del piano con il D.D. 1264/2012. In particolare, mancando un Piano di Tutela delle Acque della regione Campania aggiornato secondo le normative vigenti, il piano proposto è stato costruito sul Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, che individuava e tipizzava i corpi idrici marino costieri ai sensi del DM n.131/08.
Ai fini del monitoraggio quindi si è giunti a circa 60 corpi idrici da classificare, escludendo tutti i corpi idrici che comprendono le sole strutture portuali.
Come stabilito dal D.M. 56/2009 e s.m.i. "Regolamento recante criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici", al fine di conseguire il miglior rapporto tra costi del monitoraggio ed informazioni utili alla tutela delle acque, ottenute dallo stesso, si è proceduto al raggruppamento dei corpi idrici da sottoporre a monitoraggio. Il raggruppamento è descritto all'interno dei Piani di Monitoraggio consultabili cliccando sui file PDF presenti in questa pagina web.
Sono elencati gruppi di corpi idrici omogenei, indicati dallo stesso colore, ottenuti applicando i criteri di raggruppamento così come previsto dalle normative.
All'interno di ogni raggruppamento vengono individuati i corpi idrici rappresentativi che saranno sottoposti a monitoraggio.
La scelta del corpo idrico rappresentativo all'interno di un raggruppamento è dettata da più fattori: criteri spaziali e geografici, individuazione di stazioni di campionamento rappresentative del raggruppamento, eventuali risultanze dei precedenti cicli di monitoraggio in modo da garantire la valutazione dello stato complessivo di tutte le acque superficiali marino costiere della Regione.
Il Piani di Monitoraggio saranno quindi rielaborati ogni tre anni sulla base delle risultanze ottenute e nel rispetto delle scadenze dettate di volta in volta dalla normativa al fine di classificare lo stato ecologico e chimico dei corpi idrici marino costieri.
La classificazione dei corpi idrici costieri viene determinata in base allo stato chimico e allo stato ecologico, secondo le indicazioni della direttiva 2000/60/CE recepita con il d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. A ciascun corpo idrico viene assegnato uno stato ecologico e uno stato chimico: il primo è dato dal monitoraggio degli elementi di qualità biologica, dagli elementi di qualità fisico-chimica a sostegno e dagli elementi chimici a sostegno (inquinanti specifici non appartenenti all'elenco di priorità – tabella 1/B colonna d'acqua del D.Lgs 172/2015); il secondo dal monitoraggio delle sostanze dell'elenco di priorità (tabella 2/A e 3/A sedimenti del D.Lgs 172/2015). Inoltre con sarà effettuata la ricerca delle sostanze prioritarie nella colonna d'acqua secondo la tabella 1/A del decreto stesso al fine di conseguire un buono stato chimico entro il dicembre del 2021.
Nella mappa sottostante è possibile visualizzare le stazioni di monitoraggio che saranno oggetto di indagine nell'arco temporale del triennio 2019/2021 secondo quanto approfonditamente spiegato nel Piano di Monitoraggio visibile nella rispettiva sezione del Sito.
I dati presenti in questa sezione sono aggiornati di volta in volta che le risultanze analitiche vengono elaborate secondo i dettami della normativa di riferimento.
Piano di monitoraggio 2022-2024
Piano di monitoraggio 2019-2021
Piano di monitoraggio 2016-2018