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Database georeferenziato scarichi costieri

 

Il Database, aggiornato a marzo 2023, è popolato da 498 elementi, riferiti esclusivamente agli scarichi presenti lungo la fascia costiera.

L'attuale normativa (d.lgs. 116/08 - DM 30/03/2010 All. E) prevede che per ogni acqua destinata all'uso balneare venga redatta una scheda identificativa chiamata "Profilo delle acque di balneazione" dove, tra le altre informazioni vengono indicati nella sezione "identificazione delle cause di inquinamento", gli scarichi che possono influenzare la qualità di tale acqua.

La legenda

Il tematismo è stato suddiviso in 12 tipologie di scarico la cui veste grafica esprime secondo una legenda semaforica, dal rosso al grigio, decrescenti livelli di impatto.

Gli scarichi di varia natura presenti lungo la fascia costiera possono condizionare in modo determinante la qualità delle acque di balneazione e avere importanti conseguenze sulla tutela della salute umana. La disciplina degli scarichi costituisce una delle componenti principali della normativa per la tutela delle acque dall'inquinamento ed è regolamentata dalla Parte Terza del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni. Leggi tutto

I dati sono implementati in un Sistema Informativo Territoriale e pubblicati su una mappa google earth di facile consultazione anche per gli utenti meno esperti. Il servizio consente agli addetti del settore (ARPAC, Amministrazioni locali, Enti gestori, ecc.), ma anche ai comuni cittadini, una fruizione immediata degli elementi presenti nella banca dati, i cui dati possono essere aggiornati in maniera dinamica anche in seguito a comunicazione o richiesta da parte di Enti esterni, rappresentando in tal modo un utile strumento d'accesso alle informazioni. Dal sito web è possibile infatti, non solo consultare le schede informative sintetiche degli elementi costitutivi la banca dati, ma anche la cartografia, dove tramite le apposite funzioni di interrogazione, è possibile verificare la presenza o meno di uno scarico su ogni singolo tratto di mare oggetto di monitoraggio. Il Database, aggiornato a marzo 2023, è popolato da 498 elementi, riferiti esclusivamente agli scarichi presenti lungo la fascia costiera.

 

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La Banca dati

L'Unità Operativa Mare si è dotata di una Banca dati contenente la localizzazione e la caratterizzazione degli scarichi civili, dei relativi centri di trattamento, degli scarichi industriali e delle condotte di scarico sottomarine censite da ARPAC nell'ambito delle proprie attività istituzionali.

Si tratta di scarichi puntiformi che interessano la fascia costiera e convogliati in rete idrografica (diretto o verso impianti di depurazione) o provenienti da impianti industriali autorizzati, o scarichi puntiformi direttamente in mare da impianti industriali autorizzati, o apporti di contaminanti dai principali corsi d'acqua.

Tutti dati già in possesso di ARPAC e visualizzabili attraverso la consultazione dei profili delle acque di balneazione (https://portale.arpacampania.it/mappa-interattiva) in cui sono presenti gli elementi costitutivi la Banca dati.

Inquadramento generale

La disciplina degli scarichi costituisce una delle componenti principali della normativa per la tutela delle acque dall'inquinamento ed è regolamentata dalla Parte Terza del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni.

Il fondamento della disciplina è la definizione di scarico (art. 74 del D.lgs. 152/2006) che viene individuato come "qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore, acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. […]"

I pilastri su cui si basa la regolamentazione degli scarichi sono l'obbligo di autorizzazione e il rispetto dei limiti di emissione, fissati in funzione degli obiettivi di qualità dei corpi idrici..

Il Sistema Informativo Territoriale

I dati sono implementati in un Sistema Informativo Territoriale e pubblicati su una mappa google earth di facile consultazione anche per gli utenti meno esperti.

Il servizio consente agli addetti del settore (ARPAC, Amministrazioni locali, Enti gestori, ecc.), ma anche ai comuni cittadini, una fruizione immediata degli elementi presenti nella banca dati, i cui dati possono essere aggiornati in maniera dinamica anche in seguito a comunicazione o richiesta da parte di Enti esterni, rappresentando in tal modo un utile strumento d'accesso alle informazioni.

Dal sito web è possibile infatti, non solo consultare le schede informative sintetiche degli elementi costitutivi la banca dati, ma anche la cartografia, dove tramite le apposite funzioni di interrogazione, è possibile verificare la presenza o meno di uno scarico su ogni singolo tratto di mare oggetto di monitoraggio.

Risvolti nella balneazione

La banca dati risulta uno strumentomolto efficaceper ARPAC in quanto consente tra l'altro, attraverso interrogazioni spaziali, durante i controlli sulla qualità delle acque di balneazione (da aprile a settembre), di poter risalire in maniera veloce ai possibili impatti e relative cause di inquinamento che insistono sui vari tratti di mare oggetto di monitoraggio, in modo da poter intervenire velocemente attraverso la collaborazione con i Comuni e gli Enti gestori.

Il valore aggiunto è lo sperimentare un'azione sinergica tra le amministrazioni coinvolte per il censimento e la caratterizzazione degli scarichi costieri, interessanti la fascia costiera.

Sviluppi futuri

L'obiettivo futuro si inquadra nella logica della conoscenza diffusa, quale strumento fondamentale  per ottenere il raggiungimento ed il mantenimento di un buon livello qualitativo dei corpi idrici ricettori (D.lg. 152/2006). Questo è possibile solo attraverso il collettamento degli scarichi e un efficiente sistema fognario e depurativo in grado di accogliere la totalità delle acque reflue prodotte e di restituirle – adeguatamente depurate – ai corpi idrici ricettori.

Solo dopo aver effettuato l'allacciamento corretto di tutti gli scarichi e l'adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione nell'ambito del servizio idrico integrato mirato ad eliminare tutte le cause di inquinamento, possiamo, infatti, aspettarci imminenti miglioramenti in termini di qualità delle acque e proiettarci verso la balneabilità anche su quei tratti in cui oggi vige il divieto.

La disciplina degli scarichi costituisce una delle componenti principali della normativa per la tutela delle acque dall'inquinamento ed è regolamentata dal D.Lgs. 152/06 e successive modificazioni (Norme in materia ambientale) Parte terza.

Gli scarichi possono essere suddivisi in funzione della tipologia di acque reflue scaricate o del recapito, parametri in base ai quali sono definiti le tabelle di riferimento con i limiti di legge e la disciplina autorizzatoria.

Gli scarichi possono essere di:

• acque reflue domestiche -"acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche"

• acque reflue industriali -"qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento"

• acque reflue urbane - "acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato"

• acque reflue assimilate, come definite all'art. 101 comma 7 del D.Lgs. 152/2006 o aventi caratteristiche qualitative equivalenti a quelle domestiche.