L'inventario delle apparecchiature contenenti PCB
I Policlorobifenili (PCB) sono composti chimici altamente tossici e persistenti, noti per la loro resistenza alla degradazione e il conseguente bioaccumulo negli organismi viventi. A causa della loro stabilità chimica e delle loro proprietà dielettriche, i PCB sono stati ampiamente utilizzati fino alla loro progressiva messa al bando, sancita dal Protocollo di Stoccolma del 2001.
L'Unione Europea ha regolamentato la gestione dei PCB attraverso la Direttiva 96/59/CE e successivamente con il Regolamento (UE) 2019/1021, che impone agli Stati membri di individuare e rimuovere dalla circolazione apparecchiature contenenti PCB con concentrazione superiore allo 0,005% e volume superiore a 0,05 dm³ entro il 31 dicembre 2025.
A livello nazionale, il D.Lgs. 209/99 prevede la creazione di un inventario regionale degli apparecchi contenenti PCB e la comunicazione biennale da parte dei detentori. Il D.M. 11/10/2001 ha definito la modulistica per tali comunicazioni.
Ai sensi dell'art. 3, comma 4, del D.Lgs. 209/99, i detentori degli apparecchi soggetti a inventario devono:
• Rimuovere gli apparecchi contenenti PCB oltre lo 0,005% e con volume superiore a 0,05 dm³ entro il 31 dicembre 2025.
• Comunicare l'avvenuta rimozione ad ARPA Campania entro 10 giorni, come previsto dall'art. 3, comma 3.
• Continuare a trasmettere le comunicazioni biennali fino allo smaltimento definitivo delle apparecchiature.
Attività e Risultati
La Sezione Regionale del Catasto Rifiuti di ARPA Campania svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella gestione dei dati relativi ai PCB. Le sue attività includono:
• Aggiornamento e gestione dell'inventario regionale degli apparecchi contenenti PCB;
• Raccolta e analisi delle dichiarazioni biennali dei detentori;
• Supporto tecnico e amministrativo ai soggetti obbligati, fornendo indicazioni per la corretta compilazione delle comunicazioni;
• Monitoraggio e reportistica sull'andamento della produzione e del trattamento dei rifiuti contenenti PCB, con elaborazione di statistiche a livello regionale.
• Trasmissione dell’aggiornamento dell’inventario all’ISPRA che provvede all'elaborazione dei dati raccolti ed alla predisposizione dell'Inventario Nazionale da trasmettere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Inoltre, il Consiglio regionale, nella seduta del 19/10/2022, ha approvato in via definitiva la revisione del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali in Campania (PRGRS), nell’ambito del quale è stato attivato un Tavolo Tecnico dedicato alla gestione dei “Rifiuti contenenti PCB/PCT (Policlorobifenili e Policlorotrifenili)” al quale partecipa la Sezione Regionale del Catasto Rifiuti.
Inventario delle apparecchiature contenenti contenenti PCB in Campania (aggiornamento a gennaio 2025)
Grazie alle attività svolte dal Tavolo Tecnico, è stato possibile aggiornare l’inventario delle apparecchiature contenenti PCB, in collaborazione con ENEL. Durante il processo, è stato individuato un disallineamento nelle anagrafiche, che ha determinato una significativa riduzione del numero di apparecchiature censite.
In particolare, è stata condotta un'analisi sulle 47 apparecchiature con concentrazione di PCB superiore a 500 mg/kg ancora risultanti attive. A seguito delle verifiche effettuate, il numero è sceso a 34 unità, di cui 30 trasformatori e 4 condensatori. Tuttavia, il tentativo di raccogliere informazioni dettagliate attraverso un questionario inviato ai detentori non ha prodotto risultati significativi.
L'inventario aggiornato a gennaio 2025 riporta un totale di 284 apparecchi in uso, di cui il 90% costituito da trasformatori.
Nello specifico, si contano 250 apparecchi con concentrazione di PCB tra 50 e 500 mg/kg. Enel Distribuzione, pur restando il principale detentore con 46 unità, ha significativamente ridotto il numero di apparecchiature detenute grazie a un piano di dismissione.
Nell’inventario sono inoltre censiti altri 62 detentori, che tuttavia risultano meno attivi rispetto a Enel e da cui non si ricevono aggiornamenti da anni.
In accordo con il Tavolo Tecnico regionale, la Sezione ha deciso di inviare una circolare a tutti i detentori censiti, ricordando gli obblighi normativi, in particolare l’obbligo di rimuovere gli apparecchi contenenti PCB con concentrazione superiore allo 0,005% e volume superiore a 0,05 dm³ entro il 31 dicembre 2025.
Produzione e gestione dei rifiuti contenenti PCB in Campania (2022 - 2023)
L'andamento della produzione di rifiuti contenenti PCB non può essere correlato a trend definiti, ma risulta altamente variabile in funzione delle esigenze di dismissione e delle circostanze contingenti. Nel 2022, in Campania sono stati prodotti 83.885 kg di rifiuti contenenti PCB, mentre nel 2023 la produzione totale è stata di 776.312 kg. Questa variazione dimostra l'imprevedibilità dei quantitativi annui prodotti. I dati di produzione e destinazione sono stati estratti dalle banche dati MUD 2024 e 2023.
Nel 2022, in Campania sono stati prodotti 83.885 kg di rifiuti contenenti PCB, con la produzione concentrata prevalentemente nella provincia di Napoli (77.892 kg), seguita da Benevento (3.120 kg), Caserta (1.943 kg) e Salerno (930 kg). Una quota significativa della produzione è riconducibile a una ditta con sede a Pozzuoli, che ha generato 58.270 kg di rifiuti contenenti PCB, successivamente inviati nel Lazio per il trattamento.
Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti, il codice EER più rappresentato è 130101 (58.270 kg), seguito da 160209 (17.709 kg) e 130301 (5.070 kg).
L'analisi territoriale individua diversi Comuni di produzione, tra cui Napoli, Pozzuoli, Torre Annunziata e Benevento. La destinazione principale per il trattamento dei rifiuti contenenti PCB è il Lazio (58.290 kg), con quantità minori gestite in Campania (24.245 kg) e Basilicata (120 kg).
Nel 2023, una quota rilevante dei rifiuti contenenti PCB è stata generata da un'unica impresa sita nel comune di Nola, che ha inviato 681.920 kg di rifiuti PCB in Puglia. Questo evidenzia come la destinazione finale possa variare sensibilmente a seconda delle decisioni operative delle imprese.
Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti, il codice EER più rappresentato nel 2023 è 160109 (685.520 kg), seguito da 160209 (59.016 kg). Anche in questo caso, i quantitativi risultano molto variabili da un anno all'altro in base alle attività di smaltimento programmate.
Link utili
• RENTRi - Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti
• ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
• Catasto Nazionale Rifiuti ISPRA
• Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania
• CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi
Riferimenti normativi
Normativa comunitaria
• Direttiva 96/59/CE: Smaltimento dei Policlorodifenili e dei Policlorotrifenili (PCB/PCT);
• Decisione 2001/68/CE della Commissione del 16 gennaio 2001, che definisce due parametri relativi ai PCB ai sensi dell’articolo 10, lettera a), della direttiva 96/59/CE del Consiglio concernente lo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili (PCB/PCT);
• Regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/CEE;
• Regolamento (UE) 2019/1021 sugli inquinanti organici persistenti. Rifusione del regolamento (CE) n.850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/CEE;
• Direttiva del Parlamento e Consiglio europeo relativa a rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) - Abrogazione direttiva 2002/96/CE, del 4 luglio 2012, n.2012/19/UE (GUUE 24 luglio 2012 n. L 197);
• Decisione (UE) 03/04/2020, n. 519.
Normativa nazionale
• D.Lgs. n. 209/99 e ss.mm.ii;
• D.M. 11 ottobre 2001;
• L. n. 62 del 18/04/2005.