Per le attività di controllo a cui è chiamata l’Agenzia si fa riferimento specifico all’art. 3 comma b della L. 132/2016 il quale definisce questa funzione come: “Controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle pressioni sull'ambiente derivanti da processi territoriali e da fenomeni di origine antropica o naturale, anche di carattere emergenziale, e dei relativi impatti, mediante attività di campionamento, analisi e misura, sopralluogo e ispezione, ivi inclusa la verifica delle forme di autocontrollo previste dalla normativa vigente”. Per cui secondo quanto stabilito dalla normativa, il termine di controllo ambientale è il controllo delle pressioni sull’ambiente e degli impatti sulle matrici ambientali e viene effettuato sia attraverso attività di ispezione ambientale sulle fonti di pressione ambientali, sia attraverso attività di misurazione e valutazione degli impatti generati dai fattori di pressione sulle matrici ambientali.
Tali attività possono essere effettuate sia da parte di iniziativa dell’Agenzia (ovvero sulla base di una programmazione ordinaria o straordinaria), sia su segnalazione (ad esempio a seguito di esposto daparte di un privato cittadino e/o ente) o anche a seguito di un evento di carattere emergenziale (ad esempio un incendio). La conoscenza delle fonti di inquinamento e degli impatti che ne derivano è condizione necessaria per l’individuazione e la prevenzione di fattori di rischio per la tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo. Vengono anche controllati i livelli di esposizione della popolazione agli agenti fisici, ovvero quei fattori che provocano una trasformazione delle condizioni ambientali e sono causa dell’immissione nell’ambiente di energia potenzialmente nociva per la salute.
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Queste conoscenze sono di supporto alle Amministrazioni regionali e locali per la programmazione e della pianificazione territoriale.
ARPAC esercita le attività di controllo attraverso le Aree Territoriali dei cinque Dipartimenti Provinciali, ovvero da parte di Unità Operative collocate direttamente al servizio della Direzione Tecnica. L’Area Territoriale (U.O. Complessa) esercita compiti di ispezione, controlli, sopralluoghi, studi e valutazioni, campionamenti, monitoraggi, misure, acquisizione dati, documentazioni tecniche, accertamenti in loco, predisposizione di pareri istruttori. Assicura la programmazione, l’organizzazione ed il coordinamento delle attività delle UU.OO. ad essa afferenti e la corretta applicazione delle procedure amministrative e dei protocolli tecnico-scientifici stabiliti, nonché la tempestiva informazione, nell’ambito delle proprie competenze, alle Amministrazioni interessate per l’adozione delle misure cautelari di emergenza e di comunicazione del rischio necessarie a livello regionale, provinciale e locale. In materia di AIA, VIA, ARIR e gestione delle emergenze.
L’Area Territoriale dei Dipartimenti è articolata in Unità Operative (U.O.) che effettuano il controllo e campionamento delle emissioni industriali, degli scarichi di acque reflue e il monitoraggio degli agenti fisici, ai sensi della normativa vigente, nonché ispezioni finalizzate al campionamento di rifiuti, suolo e acque sotterranee di siti contaminati, in corso di interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza di emergenza, messa in sicurezza operativa e bonifica. Inoltre effettuano le attività di ispezione, controllo e campionamento in materia di riutilizzo di terre e rocce da scavo e sullo spandimento di liquami zootecnici e acque di vegetazione.
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