#giornatamondialedellacqua2025, per un consumo responsabile e politiche più sostenibili
Data Pubblicazione: 22-mar-2025
Oggi, 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita nel 1992 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Un appuntamento che invita tutti a riflettere circa l’importanza vitale di questa risorsa e la necessità di una gestione più accurata, promuovendo pratiche di consumo responsabile e politiche e tecnologie volte a garantire un futuro idrico sicuro per tutti.
Il tema scelto dall’ONU per il 2025 è “la conservazione dei ghiacciai”, che sottolinea l’urgenza di proteggere questo patrimonio naturale ed essenziale. I ghiacciai immagazzinano e rilasciano acqua vitale per il consumo umano, l’agricoltura e la produzione di energia. La loro rapida fusione, causata dal cambiamento climatico, sta alterando i flussi d’acqua, con conseguenze significative per le persone e l’ambiente.
A livello nazionale il 2024 è risultato un anno molto piovoso; ad affermarlo è stato BIGBANG, Il modello di bilancio idrologico di ISPRA che fornisce il quadro quantitativo sulla risorsa idrica dal 1951 in poi, inclusi i deficit, gli eccessi di precipitazione e i trend delle grandezze idrologiche (precipitazioni, deflussi, evapotraspirazione), necessari a caratterizzare la situazione attuale e futura nel Paese.
Nel Nord Italia, troviamo Piemonte, Veneto e Liguria che nel 2024 hanno visto un surplus annuo di precipitazione superiore al 40%, rispetto alla media di lungo periodo.
Situazione rovesciata nel Mezzogiorno e nelle isole maggiori dove la riduzione idrica è stata del -49% nel distretto idrografico della Sicilia, del -55% nel distretto della Sardegna e del -39% nel distretto dell’Appennino Meridionale.
Entrando più nel dettaglio, i dati che BIGBANG ci restituisce dicono che nel nostro Paese la disponibilità complessiva di risorsa idrica nell’anno 2024 è stata stimata in 158 miliardi di metri cubi, a fronte di un valore medio annuo di 138 miliardi di metri cubi (+14%). Questa maggiore disponibilità complessiva è, tuttavia, da attribuire alle elevate precipitazioni verificatesi al Nord.
Permane, a livello nazionale, un trend decrescente, dal 1951 a oggi, della disponibilità annua di risorsa idrica. (Leggi il comunicato).
Per quanto riguarda la Campania, quale il ruolo di Arpac nella tutela delle risorse idriche e che cosa puoi fare tu? Guarda qui il nostro reel sul canale Instagram