Back Incendi di Caivano (Na) del 20-21 maggio, Arpac monitora diossine e altri inquinanti

Data Pubblicazione: 22-mag-2024

(aggiornamento venerdì 21 maggio 2024 - 18.00)

In esito ai campionamenti effettuati dal 21 al 23 maggio nel territorio comunale di Caivano (Na), a seguito degli incendi divampati nei giorni 20-21 maggio, le concentrazioni in atmosfera dei microinquinanti monitorati sono risultate inferiori al valore di riferimento utilizzato dalla comunità scientifica, pari a 0,15 pg/Nm3 – picogrammi per normal metro cubo – per la sommatoria di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili, valore di riferimento adottato dal LAI, organismo tecnico federale tedesco. 
Si rimanda ai comunicati precedenti per informazioni più dettagliate sull’intervento svolto dall’Arpa Campania in relazione ai due incendi. Eventuali ulteriori risultati di rilievo verranno diffusi non appena disponibili. 
 
(comunicato stampa mercoledì 22 maggio 2024 - 12.15)

Doppio intervento dell’agenzia ambientale a Caivano: dopo l’avvio degli accertamenti per l’incendio del 20 maggio a un’azienda di lavorazione di metalli, ieri i tecnici del dipartimento provinciale Arpac sono nuovamente intervenuti nel comune a nord di Napoli, in collaborazione con i Vigili del fuoco, per un altro rogo divampato nel pomeriggio nei pressi di un campo rom (via Clanio).  

Si rimanda al comunicato diffuso ieri per il resoconto del primo dei due interventi.

Il secondo incendio ha interessato rifiuti di vario tipo abbandonati sul terreno: è stato possibile individuare abiti, resti di elettrodomestici, materassi e pneumatici. Divampato intorno alle 17.30, alle 21 appariva quasi del tutto estinto dalle operazioni dei Vigili del fuoco.

Da stamane è attivo nei pressi di via Clanio un secondo campionatore ad alto flusso per determinare l’eventuale presenza di diossine e furani in atmosfera, dopo quello attivato nel territorio comunale per il precedente incendio.

Dall’esame dei dati disponibili delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria più vicine ai due incendi, si rilevano lo scorso 20 maggio diffusi superamenti del limite giornaliero per il PM10, determinati tuttavia da un generale afflusso di polveri dal Sahara. Per il resto, nel periodo in esame, non si riscontrano superamenti dei limiti di legge per gli inquinanti monitorati.

Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno diffusi non appena disponibili.

(comunicato stampa martedì 21 maggio 2024 - 13.00)

Sono in corso accertamenti dell’Arpa Campania allo scopo di valutare gli effetti ambientali dell’incendio divampato ieri in tarda serata nel territorio comunale di Caivano (Napoli).

Il sopralluogo effettuato stamane dai tecnici del dipartimento Arpac di Napoli, in collaborazione con la Prefettura e con l’amministrazione comunale, ha permesso di individuare il materiale oggetto di combustione, costituito in prevalenza da suppellettili di ufficio - in particolare da carta e oggetti in plastica - e da scarti di lavorazione di metalli. Dalla ricostruzione effettuata, l’incendio si è sviluppato a partire dagli uffici di un’azienda di lavorazione di profilati metallici e ha coinvolto anche l’adiacente officina appartenente alla stessa azienda. Dalle informazioni acquisite, l’incendio è stato estinto rapidamente dall’intervento dei Vigili del Fuoco.

La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria situata nello Stir di Caivano non ha fatto registrare, fra la serata di ieri e questa mattina, un andamento delle concentrazioni degli inquinanti misurati riconducibile all’incendio, con valori che sono rimasti al di sotto dei limiti di legge. La presenza di una ventilazione da Ponente sta, a partire da questa mattina, determinando condizioni favorevoli al rimescolamento dell’aria, con conseguente riduzione delle concentrazioni e trasporto degli inquinanti verso Levante. Nell’area a est del territorio di Caivano sono presenti altre stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, che neppure hanno fatto registrare concentrazioni superiori ai limiti di legge. L’unica eccezione riguarda il PM10, che, indipendentemente dall’incendio, ha fatto ieri registrare diffusamente sul territorio regionale superamenti del limite giornaliero per effetto di un generale afflusso di polveri provenienti dal Sahara.

A ulteriore integrazione degli accertamenti in corso, è stato avviato il monitoraggio delle diossine e dei furani dispersi in atmosfera, mediante un campionatore ad alto volume posizionato nei pressi del luogo dell’incendio. Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno diffusi non appena disponibili.