Indietro Incendio Napoli-Gianturco 1 maggio: concentrazioni diossine prime 24h di monitoraggio

Data Pubblicazione: 04-mag-2022

Arpac è intervenuta la sera dello scorso 1 maggio per valutare le conseguenze ambientali dell’incendio divampato nel tardo pomeriggio all’interno del sito dell’ex mercato ortofrutticolo in zona Gianturco a Napoli. Gli esiti dei primi rilievi svolti dall’Agenzia sono stati diffusi lo scorso 2 maggio con un precedente comunicato, a cui si rimanda.  

L’Agenzia rende noti gli ulteriori risultati emersi. Il monitoraggio delle diossine e furani dispersi in atmosfera, svolto con un campionatore ad alto flusso attivato lo scorso 2 maggio nei pressi del sito dell’incendio, ha evidenziato (prime 24 ore) un valore di concentrazione pari a 0,28 pg/nm3 I-TEQ - picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente – che indica uno scostamento rispetto alle concentrazioni di tossicità equivalente dell’ordine di 0,1 pg/m3 mediamente riscontrabili in ambiente urbano e soggette a grande variabilità, individuate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il valore riscontrato è superiore inoltre a quello di riferimento indicato dalle linee guida del LAI-Germania, pari a 0,15 pg/nm3 I–TEQ, utilizzato correntemente dalla comunità scientifica. 

Il monitoraggio prosegue per verificare l’andamento, nel corso del tempo, delle concentrazioni di tali microinquinanti.  

In tutto il periodo dall’attivazione del laboratorio mobile nei pressi del Centro direzionale di Napoli (primo pomeriggio del 2 maggio) fino a quando arrivano i dati al momento disponibili (oggi primo pomeriggio), le concentrazioni di ozono, ossidi di azoto e degli altri inquinanti monitorati secondo la normativa vigente in materia di qualità dell’aria ambiente si sono mantenute su valori inferiori ai limiti di legge. Analoghe condizioni sono state riscontrate dalle stazioni fisse di monitoraggio più vicine al luogo dell’incendio, operative continuativamente nell’arco dell’anno, situate a Napoli-Piazza Garibaldi, Napoli-via Argine, Napoli-Ospedale don Bosco.  

aggiornamento 2 maggio 2022 - ore 15:30

Arpac è intervenuta ieri sera per valutare le conseguenze ambientali dell’incendio che nel corso del tardo pomeriggio è divampato all’interno del sito dell’ex mercato ortofrutticolo in zona Gianturco a Napoli. Fino a tarda sera, a incendio ancora in corso, i tecnici del dipartimento di Napoli hanno effettuato un sopralluogo per constatare, compatibilmente con le condizioni di sicurezza, le tipologie di materiale soggetto a combustione. Sono stati identificati, tra l’altro, rifiuti da demolizioni edili, rifiuti in legno e plastica, bombole atte a contenere gpl.  

Presso il sito dell’incendio è stato attivato anche un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio delle diossine e dei furani dispersi in atmosfera.  

Una prima valutazione dei dati grezzi provenienti dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria che operano continuativamente nel corso dell’anno, in particolare quelli acquisiti dalla stazione fissa di Napoli-Piazza Garibaldi e da quella che si trova presso via Argine, limitatamente ai parametri monitorati, non evidenzia variazioni significative che siano riconducibili all’incendio. 

Per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio e verificare che i livelli di concentrazione delle varie sostanze a cui sono esposti i cittadini, monitorati secondo la normativa vigente, rientrino entro i limiti di legge, oggi è stato attivato anche un laboratorio mobile posizionato nei pressi del Centro direzionale di Napoli. 

Gli ulteriori risultati delle indagini in corso verranno diffusi non appena disponibili.